Se quest’anno l’estate sembra non volerci proprio abbandonare, dall’altro lato cominciano i countdown per il Natale.
La festa più attesa dell’anno da sempre è fonte d’ispirazione per musicisti e scrittori, e quest’anno sembra aver ispirato con un po’ d’anticipo Sufjan Stevens .
Il songwriter di Detroit si è mosso con largo anticipo per regalarci un super mega fantasmagorico box pieno di canzoncine di Natale.
A parte il vezzeggiativo, Sufjan sembra averci messo un grande impegno, non è per niente facile mettere su un box con 60 brani reinterpretati e inediti, divisi a loro volta in 5 LP che portano i nomi delle più popolari canzoni di natale, collaborando con nomi importanti appartenenti alla scena indie, con un poster apocalittico, degli stickers, disegni, tatuaggi trasferibili e stencil per un magico natale.
Al di là di tutti questi consigli per gli acquisti, per gli addobbi e le palline colorate l’idea non sembra cattiva.
Per quanto riguarda le collaborazioni il cantautore-musicista ha chiamato a sé Richard Reed Parry degli Arcade Fire, i gemelli Dessner dei The National e tanti altri suoi amici, non roba da poco. L’album “Silver & Gold: Songs for Christmas Volume 6-10” uscirà il 13 novembre, giusto in tempo per abituarsi ai motivetti e cantarli durante il rito di addobbare casa o appendere il calendario dell’avvento.
Quest’album non è altro che il seguito di “Songs for Christmas” uscito nel 2006, con il quale il cantautore aveva riconfermato la sua bravura da polistrumentista.
Sufjan Stevens sembra essere il protagonista di quella musica pensata, impegnata e non banale, un cantautore che ha saputo rendere il folk un genere sofisticato grazie alla sua capacità di saper mettere insieme tutti quegli strumenti che ha imparato a suonare sin da piccolo come autodidatta. Con l’aspetto del ragazzo della porta accanto e una figura delicata ha saputo donare raffinatezza ad un suono come il banjo.
Nonostante i suoi motivetti ci riportino continuamente alle festività natalizie vi posso assicurare che nella musica di questo songrwriter c’è dell’altro e vi invito ad andare a fondo nella sua discografia.
Ciò che lo contraddistingue è una continuità artistica che porta l’ascoltatore a compiere un viaggio all’interno di delicate armonie, brani orchestrali e testi toccanti (talvolta con riferimenti religiosi e spirituali). Ad ogni modo un artista come lui è sempre pronto a sorprenderci, e dopo canzoni di natale, folk, indie con accenni a ballate tristissime e melodie depresse ha saputo anche maneggiare synth, tastiere e tutta la strumentazione tipica del suono anni ’80, genere che sembra non avere nulla a che fare con la sua personalità.
Altra caratteristica di questo caro ragazzo di Detroit è l’uso improprio di bizzarri e kilometrici titoli per i suoi lavori : “Christmas Unicorn” è il primo titolo estratto dall’album e “Surfjohn Stevens Christmas Sing-A-Long: Seasonal Affective Disorder Yuletide Disaster Pageant on Ice” è il nome del tour con il quale toccherà tutto il Nord America nel mese di Novembre, credetemi che con dei nomi del genere bisognerà aspettarsi di tutto.
Questo è il video realizzato in Stop Motion in stile Lego per il brano “I am Santa’s Helper”.
Merry Xmas and Happy New Year to everyone!
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