Musica e solidarietà vanno spesso a braccetto. Qualche giorno fa vi avevamo raccontato dei Muse , che hanno donato attrezzature musicali alla Plymouth University ed è solo l’ultimo esempio. Un altro grande della musica si sta cimentando in questi giorni in un’attività benefica, costruendo un progetto davvero degno di considerazione e di cui vi parliamo. Jon Bon Jovi , non c’è nemmeno bisogno che specifichi chi è, e la sua signora hanno appena aperto un ristorante a Red Bank nel New Jersey, il JBJ Soul Kitchen. La particolarità di questo ristorante è che sul menù non sono scritti in prezzi , ciascuno può ordinare e mangiare ciò che vuole, pagando poi in base alla propria disponibilità . E se qualcuno non ha affatto soldi per dare degna retribuzione al pasto ricevuto, può pagare lavorando per il ristorante . Avete presente la classica scena da film in cui il protagonista prima mangia, poi si accorge di non avere soldi e viene messo a lavare i piatti? Ecco, al ristorante di Jon Bon Jovi funziona esattamente così. L’idea di partenza che ha spinto il cantante italo-americano a mettere in piedi questa particolare attività viene da lontano: diverso tempo fa ha fondato la Soul Foundation , che tra gli altri progetti si è occupata di costruire 260 case per famiglie non abbienti . Jon Bon Jovi- Inaugurazione Soul Kitchen | © John W. Ferguson/Getty Images Entertainment “In un momento dove una famiglia su cinque vive in povertà, o al di sotto, e dove un americano su sei non ha soldi per mangiare, è arrivato il momento per questo tipo di ristoranti” , ha commentato Jon Bon Jovi, che ha aggiunto di non avvicinarsi nemmeno ai fornelli, ma limitarsi a lavare i piatti come uno “sguattero” qualunque. Insomma, il bel cantante alla soglia dei 50 anni si è guardato intorno, si è reso conto che la situazione in cui versa la società americana non è delle migliori: così si è fatto una passeggiata nel Jersey, ha trovato una vecchia officina dismessa e ci ha immaginato dentro un ristorante eco-solidale . Già, perchè altro proposito dell’attività è non solo quello di andare incontro a persone disagiate, ma anche impegnarsi nel promuovere la cultura biologica ed il mangiare sano . Nella carta non si trovano hamburger, patatine e salse varie, ma insalata di barbabietola, salmone alla griglia, maionese fatta in casa, torta di carote con glassa al limone e crema di formaggio. Tutto, ovviamente, proveniente da coltivazioni bio. Roba buona in questo ristorante ed in tutti i sensi, dalle pietanze sul menù alla iniziativa benefica fino al lavapiatti (eh eh, anche quello è da notare). Bello e bravo Jon Bon Jovi!