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Juve verso il quarto scudetto, anche la Lazio s’arrende

La Juventus cancella lo scivolone di Parma e nella sfida contro la Lazio, seconda in classifica, con una prestazione solida, s’impone per 2-0 grazie ai gol di Tevez, 18° gol stagionale per lui, e Bonucci autore di un’azione personale iniziata a metà campo.

Oltre ai due gol la squadra di Allegri non ha sostanzialmente concesso tiri alla Lazio se non negli ultimissimi minuti. Pioli nella ripresa ha provato a cambiare le carte in tavola, ha inserito Candreva provando a premere ma la retroguardia bianconera non ha quasi mai tremato.

Dopo questo successo della Juve, il quarto scudetto di fila si avvicina, la Lazio infatti è scivolata a -15 e la Roma, momentaneamente, a -16, con 7 gare ancora da disputare.

Veniamo al racconto della gara.

Allegri schiera i suoi con il 3-5-2 con Padoin che prende il posto di Lichtsteiner sulla fascia e con Matri insieme a Tevez, a dispetto delle previsioni che volevano uno tra Llorente e Morata accanto all’Apache.

Pioli con diversi problemi per infortuni e squalifiche passa al 4-3-3 e schiera Cana al posto di De Vrij e Lulic a metà campo al posto di Parolo. In avanti Mauri viene preferito a Candreva e gioca nel tridente con Klose e Felipe Anderson. 

La partenza vede una Lazio più aggressiva, i biancocelesti provano a pressare, lasciando poca possibilità di ragionare alla Juventus. Nei primi 10 minuti non si segnala occasioni. La prima conclusione la firma da lontano Marchisio al 13°, blocca Marchetti. Al 17° da un lancio lungo arriva una spizzata per Tevez che controlla, si presenta davanti a Marchetti e lo batte per il vantaggio bianconero. La risposta della Lazio arriva al 25° con Klose che sfrutta un rinvio corto di Chiellini e si avventa sul pallone, il suo tiro però è deviato in corner da Bonucci. Il difensore della Juventus e della Nazionale è protagonista 3 minuti dopo quando s’inventa un’azione personale conclusa con il rasoterra vincente dal limite. La Lazio cerca di crescere sfruttando l’estro di Felipe Anderson che prova a far tutto da solo ma la difesa di Allegri tiene. Una buona aggressività della Lazio porta a poco in concreto, anzi è Evra con il colpo di testa, nel recupero, ad avere la palla del 3-0. Il primo tempo si chiude con i bianconeri avanti di due gol.

L'esultanza dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
L’esultanza dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

La ripresa parte con l’ingresso di Candreva al posto di Braafheid e conseguente ritorno al 4-2-3-1 per la Lazio. I biancocelesti premono, provano a far girare il pallone più veloce ma gli spazi non ci sono, la difesa bianconera tiene. Buffon viene impegnato da una punizione di Candreva al 64° e da una conclusione di Biglia 5 minuti dopo. La Juventus si mostra sempre più solida, la Lazio pian piano perde forza e spirito e ad un minuto dal termine rimane anche in 10 per il rosso diretto a Cataldi. Non c’è tempo per altro la Juventus, dopo lo scivolone di Parma, torna al successo e continua la sua corsa verso il 4° scudetto consecutivo. La Lazio esce sconfitta ma non certo ridimensionata.

 

JUVENTUS – LAZIO 2-0 (17° Tevez, 28° Bonucci)

Juventus (3-5-2): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; Padoin, Vidal (83° Sturaro), Pirlo (72° Pereyra), Marchisio, Evra; Tevez, Matri (58° Morata).

Allenatore: Allegri.

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Cana, Mauricio, Braafheid (46° Candreva); Lulic, Biglia, Cataldi; Felipe Anderson, Klose (92° Ledesma), Mauri (65° Keita).

Allenatore: Pioli.

Arbitro: Rizzoli.

Ammoniti: Mauricio (L), Lulic (L), Evra (J), Marchisio (J), Candreva (L), Chiellini (J), Cana (L)

Espulso: Cataldi (L)

 

Nell’altro anticipo, quello delle 18, la Sampdoria spreca tante occasioni e non riesce a superare un buon Cesena che si difende bene e porta a casa dal Ferraris uno 0-0 che vale solo un punto in classifica ma che da morale e lascia una fiammella di speranza salvezza ancora accesa. La squadra di Mihajlovic perde così una buona occasione di consolidare la corsa europea.

SAMPDORIA – CESENA 0-0 

Sampdoria (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo (86° Soriano), Obiang; Muriel (68° Correa), Eto’o, Éder; Okaka.

Allenatore: Mihajlović.

Cesena (4-3-1-2): Agliardi; Perico, Volta, Krajnc, Lucchini; Giorgi (84° Cazzola), Mudingayi (77° Zè Eduardo), Cascione; Brienza; Succi, Rodríguez (60° Defrel).

Allenatore: Di Carlo.

Arbitro: Giacomelli.

Ammoniti: Perico (C), Silvestre (S), Okaka (S), Mudingayi (C)

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