La testimonianza della sig.ra Caterina Plateo presso la Corte di Assise di Milano per il processo Telecom è servita a dar conferme alle indiscrezioni che oramai da tanti mesi circolano sul dossieraggio e pedinamenti a discapito di tanti tesserati bianconeri, arbitri e alcuni giocatori. La Plateo ha confermato l’utilizzo di un sistema radar per rintracciare le conversazioni senza lasciare alcuna traccia e per questo non rintracciabili. Moratti e Trochetti Provera | ©Getty Images L’indagine altamente top secret veniva svolto attraverso il monitoraggio video delle utenze e poi le trascrizioni avvenivano a penna dei punti più salienti che adesso i più maliziosi ipotizzano possano esser gli stralci parziali e ripuliti utilizzati da Auricchio per metter insieme Calciopoli. Dopo le conferme tutti gli intercettati stanno iniziando l’iter per la richiesta danni, da quella oramai famosa di Vieri a quelle più recenti di De Santis e Bergamo tutte quantificate in 20 milioni di euro a testa. Sembra adesso che anche Alessandro Moggi, proprietario della Gea, abbia dato mandato ai legali di aprire un procedimento di richiesta danni mentre quella più cospicua e che sicuramente farà più rumore sarà quella di Luciano Moggi annunciata per la fine del processo a Napoli. Ieri durante il dibattito per la richiesta danni di Paolo Bergamo quantificata in 20 milioni si è visto in aula Ernesto Paolillo con gli avvocati nerazzurri i quali hanno declinato ogni responsabilità dell’Inter “Noi non c’entriamo, non siamo nemmeno citati nel processo Telecom” . Gli avvocati di Pirelli invece hanno chiesto la prescrizione del reato perchè risalente al 2003.