Si è spento oggi, giovedì 4 settembre 2025, Giuseppe “Giorgio” Armani, uno dei più grandi stilisti italiani e interpreti dell’eleganza contemporanea, come annunciato dalla sua maison con “infinito cordoglio”.
Un addio silenzioso, circondato dagli affetti
Armani si sarebbe spento serenamente nella sua casa milanese, “circondato dai suoi cari”. Colpito da una recente malattia, aveva già rinunciato alle sfilate di Milano Moda Uomo di giugno e agli appuntamenti parigini.
Un’estetica che ha fatto scuola
Conosciuto come “Re Giorgio”, Armani ha rivoluzionato il prêt-à-porter maschile e femminile a partire dagli anni Settanta, grazie alla sua giacca destrutturata, alle palette sobrie e alla raffinata semplicità delle sue linee. Ha introdotto il “power suit” femminile, diventato simbolo dell’autonomia professionale degli anni Ottanta.
Un impero oltre la moda
Dalla fondazione della sua casa di moda nel 1975, Armani ha costruito un impero globale che spazia dall’alta moda agli accessori, profumi, arredamento, ristoranti, hotel e perfino una squadra di basket — l’Olimpia Milano (EA7). Al momento della sua scomparsa, l’azienda era valutata più di 10 miliardi di dollari.
L’ultimo saluto e il cordoglio delle istituzioni
Lunedì prossimo, a Milano, sono previsti i funerali in forma privata, come da volontà dello stilista. Nel frattempo, è già stata allestita una camera ardente all’Armani/Teatro, in via Bergognone, visitabile sabato 6 e domenica 7 settembre.
Il Presidente della Repubblica ha ricordato Armani come «Maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo». La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo ha definito “icona, lavoratore instancabile, simbolo dell’Italia migliore”.
L’eredità di una vita dedicata all’eleganza
Armani non solo ha plasmato il guardaroba di star e politici, ma ha incarnato l’idea che il bello può essere pratico, semplice e universale. Non ha mai ceduto il controllo della sua azienda ed è rimasto fino alla fine un uomo d’affari riservato e integrato nella sua visione creativa.
Biografia sintetica di Giorgio Armani
- Nascita e formazione
Giorgio Armani (nome completo Giorgio Armani Raimondi) nasce a Piacenza l’11 luglio 1934. Dopo il diploma al liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Milano nel 1953, si iscrive alla facoltà di Medicina all’Università degli Studi di Milano, interrompendo gli studi dopo pochi anni. - I primi passi nel lavoro
Nel 1957 inizia a lavorare come vetrinista e commesso presso La Rinascente a Milano, esperienza che gli regala nozioni fondamentali di visual merchandising. Nel 1965 entra in Nino Cerruti, contribuendo alla linea maschile “Hitman”. - Fondazione della maison
Nel 1973 apre uno studio di design in Corso Venezia a Milano insieme all’amico e socio Sergio Galeotti. Il 24 luglio 1975 fonda ufficialmente la Giorgio Armani S.p.A. Presenta la prima collezione prêt-à-porter primavera/estate nel 1976. - Stile e rivoluzioni stilistiche
Armani rivoluziona il menswear introducendo la giacca destrutturata, più morbida e fluida, creando uno stile minimalista e elegante che segnerà un nuovo standard nel guardaroba maschile e femminile. - Cinema e Hollywood
Il grande pubblico nota Armani grazie ai costumi di American Gigolo (1980), indossati da Richard Gere: un momento chiave per il suo successo internazionale. - Espansione dell’impero Armani
Dagli anni ’80 espande l’offerta: lancia Emporio Armani, Armani Jeans, Underwear, Swimwear e accessori. Nel 1990 e oltre stringe importanti alleanze (con Zegna, Safilo) e introduce linee di profumi (come Acqua di Giò). Nel 2000 il Guggenheim di New York gli dedica una retrospettiva. - Hotel e lifestyle
Nel 2005 avvia il progetto Armani Hotel & Residences a Dubai nel Burj Khalifa, aprendo la strada all’espansione del brand in settore hospitality e interior design. - Sport, cultura e filantropia
Grande appassionato di sport, nel 2008 diventa patron della squadra di basket Olimpia Milano (EA7), e firma uniformi per squadre di calcio, eventi olimpici e partenariati con il team Ferrari. Filantropo discreto, si impegna anche in cause sociali e di salute (anche come ambasciatore ONU). - Vita privata
Armani ha sempre mantenuto riserbo sulla sua vita personale. È noto il suo legame con Sergio Galeotti (deceduto nel 1985), con cui condivideva anche l’attività professionale.
Amava la vela e possedeva uno yacht di oltre 200 piedi. - Gli ultimi anni e la morte
Ha lavorato fino agli ultimi giorni, mancando per la prima volta una sfilata a giugno 2025 per motivi di salute. Il 4 settembre 2025 è morto pacificamente a Milano, all’età di 91 anni, lasciando un impero del valore stimato oltre i 10 miliardi di dollari. Il gruppo ha annunciato il decesso con “infinito dolore”, precisando che aveva lavorato fino alla fine Vogue+1. L’azienda aveva predisposto un piano di successione, fra i referenti nominati figurano la nipote Silvana Armani e il collaboratore storico Leo Dell’Orco.
